Quando ho visto la presentazione della nuova Tesla model 3, ho avuto una strana sensazione, un pò come quando mi interessai e decisi finalmente di comprare il mio primo Iphone 3GS, quella strana sensazione che ti fa capire che la tua “normalità” si sta spostando un pò più in là.
Ho sempre assistito alle evoluzioni tecnologiche di questa portata in maniera passiva, esterna, e ricordo che mi chiedevo come fosse possibile che uno smartphone (il primo iphone) con una batteria con durata limitata potesse avere successo, lo reputavo molto difficile, ma poi per fortuna il tempo mi ha spiegato che era possibile, grazie a visionari, ingegneri e investitori, facendomelo comprare qualche anno dopo quasi senza accorgermene.
La spinta Green o comunque responsabile di gran parte delle società civilizzate sta portando una enorme rivoluzione in quella che è la mobilità sostenibile, si sta iniziando ad evolvere da quella che è l’era del carbone, a quella delle energie rinnovabili, sempre più cittadini iniziano ad essere consapevoli e vogliosi di cambiare, di contribuire con le proprie possibilità al cambiamento.
Che poi pensandoci bene Tesla e Apple sono molto più vicine di quanto si possa immaginare, basta leggere questo bell’articolo di Automoto per capire che una nuova rivoluzione, seppur portata con metodi “tradizionali”, è in atto e non è possibile cambiare, basta dare uno sguardo indietro nel tempo.
Quando ho letto Moby Dick sono rimasto davvero colpito più che dalla storia del leggendario capodoglio, dall’incredibile tenacia e propensione al rischio che le persone intraprendevano per raccogliere gli spermaceti; stavano in mare per mesi a lottare contro imprevisti e sè stessi, principalmente per ricavare combustibile per lampade ad olio che illuminavano le strade delle città o produrre candele!
Oggi con l’elettricità sembra quasi impossibile anche solo concepire che dovessero fare quegli sforzi.
Con l’ arrivo del motore a scoppio (ad opera di Italiani) in breve tempo si è rivoluzionato tutto, anche il concetto di mobilità.
Non bisogna mai dimenticare che dietro a questo concetto, vi è lo sviluppo intero di società, usi e costumi di intere generazioni.
Nel dopoguerra, l’intuizione di Corrado D’Ascanio ha permesso la nascita del primo scooter (La Vespa, nel 1946) che con l’economicità e semplicità, nel dopoguerra ha trasmesso agli italiani e al mondo intero un nuovo senso di libertà, concetto che poi negli anni 60 è esploso con l’automobile, simbolo di autonomia, benessere, modificando completamente anche l’urbanistica e l’evoluzione delle città e della sua popolazione.
Col passare degli anni, un altra cosa trasversalmente ha dato un notevole impulso alla mobilità: i cellulari, sempre più potenti e con funzionalità, hanno permesso alla gente di cambiare considerevolmente le proprie abitudini sia in ambito lavorativo che tempo libero, evolvendosi in maniera vertiginosa, ciò è accaduto, perchè andavano a pari passo con l’evoluzione della mobilità del futuro: internet.
Sono temi molto correlati, in molte parti del mondo lo Smart Working sta cambiando completamente i modi di fare business, come anche gli ormai sistemi Cloud e Smartphone, che con le loro possibilità sono diventati praticamente dei computer!
Se sei piccolo e agile, non è più necessario possedere un ufficio, ti basta uno spazio di Cowork, vuoi lavorare da qualsiasi parte del mondo? puoi fare lo sviluppatore e vendere il tuo tempo e progetti su Elance, insomma per una parte del mondo, e di Italia, tutto è cambiato e sta ancora cambiando radicalmente, ed è sotto gli occhi di tutti, basti vedere quanto si sta investendo nella banda larga e sviluppo delle reti.
La mobilità del sapere è strettamente legata alla mobilità del “reale” perchè sono combinate, questo sta portando a cambiamenti non solo a livello mentale, ma anche urbanistici, città più a livello di uomo, perchè è sempre meno necessario il movimento in senso lato, ma l’uomo è sempre più al centro delle esigenze collettive.
Se girate per Milano, fateci caso quanto grazie ad Amazon e società che vi gravitano attorno per le consegne quanto sono cresciute le consegne “in bicicletta”.
Piaggio ha sviluppato per la mobilità cittadina la WE-BIKE, bici elettroassistita fino a 25 km/h con una autonomia di 120 km, con antifurto, app per gestire dal telefono, insomma un mezzo poliedrico per la città che sostituisce il vecchio “CIAO” a motore, quelli della mia età o poco più grandi se lo ricorderanno, una bicicletta con 50cc di motore per farsi portare a spasso, con poca spesa e massima resa, facendo il minimo della fatica in elettrico, per aiutare anche a fare un pò di esercizio che con il tempo diventa quanto meno obbligatorio.
Certo, il costo è quello di un bel motorino (3.500 euro) ma è il prezzo del futuro, dell’evoluzione verso un nuovo tipo di mobilità.
Esattamente come ha fatto e sta facendo Elon Musk con la sua Tesla, dapprima con modelli elitari e costosi, adesso con prodotti di fascia sempre più alla portata di chi vuole un cambiamento, di chi vuole evolvere al prossimo step.
Certo, bisogna anche aggiungere che questo tipo di cambiamento, a volte viene premiato, ad esempio chi acquista una Elettrica in Lombardia non paga il bollo per sempre (e su una P90D da 500 cv risparmi almeno 4.000 euro all’anno) non paghi sulle strisce gialle e blu, entri nell’area C senza pagare (e chi compra auto del genere a Milano spesso lavora o vive nell’area C) per cui, ha un sacco di lati positivi oltre che fare Green, soprattutto se fai da 0 a 100 in poco più di 3 secondi nel frusciare del vento.Puoi scaricare gli aggiornamenti per l’auto come un cellulare con il wifi a casa, insomma, l’auto con il passare del tempo cambierà ancora una volta il modo di farci muovere e pensare alla collettività.
Per le emozioni, nessun mezzo elettrico potrà mai sostituire nel mio cuore una bella auto a benzina con cambio manuale, per gli spostamenti però, attendo con ansia che inventino la E-Vespa, per poter contribuire anche io a mio modo all’evoluzione.