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Motociclismo

Due ruote, il futuro è sempre più difficile

Il panorama motociclistico negli ultimi anni è via via cresciuto, sempre di più, vuoi per la maggiore affidabilità dei modelli, vuoi per l’accessibilità ai finanziamenti erogati dalle finanziarie delle case, vuoi perchè nel 2011 la mobilità è diventata una cosa importante, come il proprio tempo.
In questi anni ho vissuto la moto a 360°, quindi per scampagnate a prendere il sole al fiume con le donne, viaggi (usata però come scooter per muovermi), tirate a coltello tra i denti e gli slider consumati, e non per ultimo, per recarmi a lavoro.
Abitando fuori porta faccio parte di quella carovana di vite che ogni mattina si intreccia e confluisce in superstrada formando un lungo serpentone che lentamente si decompone una volta raggiunto centro del business: Milano.
In questi ultimi anni ho notato un notevole incremento di utenza a due ruote, ma veramente impressionante, tanto che l’altro giorno mentre andavo in superstrada ho trovato una CODA di scooter perchè in testa alla fila c’era una che andava pianissimo, ora mi dico, ma se non vuoi superare le auto, anzichè bloccare chi vuole sfruttare l’opportunità di superare, faglielo fare.. inutile dire che dopo 8-9 Scooter in fila è ovviamente esploso il finimondo con scooter che iniziavano a fare le manovre azzardate, rischiando ben oltre la loro vita.

Multimedialità e Multitasking

La tecnologia è entrata a far parte della nostra vita quotidiana, i computer sono ormai una estensione del nostro corpo,  internet del nostro sapere, e la televisione per il nostro solito film relax, passando per il lettore mp3 che con le sue canzoni ci accompagna a lavoro/università e da colore alle nostre giornate, ah ovviamente non dimentichiamoci il cellulare multiuso (magari iphone) per rimanere connessi al mondo digitale!
Siamo inconsciamente condizionati  a vivere nella tecnologia e anche se non lo volessimo, ne saremmo costretti., perchè ne siamo avvolti! è un bisogno che ci è stato inculcato e mai ne faremo a meno, ed è solamente l’inizio.
La cosa che mi fa girare  i coglioni sono i cosiddetti “Social Network” e da gran parte di cose che vi gravitano attorno.
Internet è pieno di stelle, molte diventano grandi, e molte si spengono come un flebile sibilo del vento tra le foglie di un albero.
Qualcuno di voi si ricorda di SECOND LIFE? non si poteva neanche accendere la televisione da quanto lo menzionavano, gli agenti immobiliari mi chiamavano a casa per sapere se ero interessato ad acquistare come investimento una Villa su Second Life, pagabile in comode rate con i lindendollar… Lindenche? <stia tranquillo, vada alla filiale di Banca Intesa su SecondLife le spiegheranno tutto> e io pacatamente declinavo con <MA VAFFANCULO, VA!> ora è praticamente un deserto, finito, kaput, il Truman Show è terminato, si passa al prossimo!

Chiudendo questa mia parentesi divagatoria (ma aprirò un post a riguardo più avanti) ritorno al discorso principale, ossia che questa tecnologia, questo bisogno si sta sempre più insinuando nelle nostre vite comuni.
Nelle auto stanno inserendo navigatori e/o entertainment system con Facebook & co, no dico, Facebook!
Mi spiegate a che cosa serve Facebook su una automobile? che cosa devi comunicare mentre STAI GUIDANDO, non bastava il telefonino?

Ormai bisogna rassegnarsi ed accettare che la gente sarà sempre più distratta, e alla fine l’auto sarà solamente un accessorio meno importante, e molti si dimenticano che questa provoca morti, può uccidere noi e anche chi non centra magari un cazzo!
Ogni mattina in coda vedo gente che legge il giornale, che sta al telefono, che si trucca, ne ho addirittura visto uno in coda (due corsie) di fianco a me che si drogava sniffando, fate un po voi, se sei con una moto, quindi con due ruote è sempre più difficile sopravvivere nella giungla e bisogna esser sempre piu’ attenti e furbi.
Arriveremo al punto che i sensori di parcheggio saranno piccole videocamere, una volta che ti metterà sotto (la stronza/o di turno) mentre sarai agonizzante per terra ti farà la foto e la pubblicherà su Facebook che, riconoscendoti automaticamente tramite un algoritmo ti taggherà, così tutti i tuoi amici potranno per primi salutarti, farti le condoglianze e/o darsi “mi piace” tra di loro, pubblicando poi sulla tua bacheca piangendo le foto dei fantomatici anni da bambino quando eravate felici insieme, ignorando il fatto che eravate talmente amici che non vi vedevate da 10 anni!

Due mondi differenti

Vivendo la moto a 360° mi sono accorto che esistono due mondi, uno lo vedo più come una zona franca, l’altro come un posto più pericoloso ma libero, questi due mondi sono: LA CITTA’ e COLLINE E PASSI DI MONTAGNA.
In città regna uno STATUS, un bisogno: Agility, Smart, Modellable, tutto questo perchè facciamo parte della metropoli, della città che non dorme MAI, e produce sempre, una città in Movimento.
Che cosa c’e’ di meglio per muoversi in una città congestionata? Lo Scooter o la moto.. (meglio lo scooter che è comodo, non ha le marce che mi sporcano il mocassino, lo uso con l’abito e prendo meno freddo, però deve scannare, e lo voglio figo così le squinzie si impressionano al semaforo, sono mica un babbo nèè?)
Chi ha fatto questo ragionamento al 90% si è preso un Tmax(*),
tipico animale da fuoriportisti che vanno incazzati verso Milano, e se ci sono già dentro…sono loro i padroni della città.
Scarchi aperti, zig zag tra le auto, i pedoni ormai hanno imparato che sulle strisce bisogna lasciar prima i Tmax (non ci giurerei ma ormai anche a scuola guida lo consigliano), e anche i Tram devon dar loro la prcedenza, senza contare gli altri scooteristi, altri nemici, e tutti insieme come una mandria di pazzi instaurano insane gare taciturne nel pieno del traffico.
Tutto questo mentre un corretto motociclista, con il suo CBR 600F va tranquillo a lavoro.
Dopo una settimana di lavoro intenso e lotte arriva il weekend,
il Tmaxer lascia il bolide a casa e va a farsi il weekend in auto.

Il caro motociclista invece decide di farsi una bella domenica di pieghe tra i passi alpini, la moto in città si usa perchè è piacevole usarla, ma è nel tempo libero che da il massimo!
Carica la moto con lo zainetto, un asciugamano, il costume, poi indossa la tuta intera, guanti, paraschiena e casco e si dirige all’appuntamento con gli amici.
Dopo essere arrivati al fiume, fanno il bagno rilassati e si divertono, prendono il sole che alto nel cielo irradia le loro pelli che fortunatamente non devono piu’ subire l’agonia del calore dentro la tuta.
Al rientro fanno una statale, che sale sulla montagna, la conoscono molto bene perchè la fanno spesso. Il ritmo non è esagerato, alla fine devono solo tornare a casa.
Salendo in un rettilineo incontrano una fila di macchine che procede a 40 km/h, e con una moto non essendo difficile effettuare un sorpasso, decidono di farlo.
Una volta effettuato, ed arrivato praticamente all’inizio della curva (di ampio raggio) con l’occhio scorge una pattuglia della forestale poco piu’ avanti, che gli intima l’alt.
Lui tranquillo accosta, ha tutta la moto originale, e scherza anche con le guardie.
Morale della favola, superamento linea continua, guida pericolosa, via soldi e punti dalla patente.
Tutto per un sorpasso, in un posto dove NON era pericoloso nè altro.
Il motociclista torna a casa un pò depresso, si beve una camomilla e va a letto, sapendo che dovrà lavorare per riguadagnare i punti persi e l’esborso economico non calcolato.
Nello stesso momento il Tmaxista si sta addormentando sorridendo, perchè il giorno dopo ci sarà un altra sfida, e il suo tmax è nel box lo aspetta, perchè la City non si ferma mai, e non ha regole!

Per riassumere, i motociclisti con la scusa della prevenzione vengon alla stragrande utilizzati come Bancomat nelle principali SS italiane, mentre in città dove ci sarebbero i miliardi da tirar su, anche perchè vengono ignorate anche le regole tipo “non passare col rosso” etc, ma è più faticoso, e quindi è meglio andare a prendere il pirla sul passo di montagna!

(*) Vale per tutti gli scooteristi indisciplinati che rischiano la vita e vogliono farsi del male, con qualsiasi scooter!

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