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Amarcord

Valgrisenche e gli impianti sciistici

 

Molti anni fa, quando ero ragazzino, ho iniziato a muovere i primi passi, o meglio, le prime curve con gli sci in una località non molto conosciuta dalle masse in Valle D’Aosta: Valgrisenche, un piccolo comune sperduto tra le montagne.
Erano presenti 3 impianti di risalita: La Baby, il Verconey e il Benevy (nella foto, a sx la Verconey, poi Benevy, la Baby è quella blu piu’ in basso).
La Baby, come dice il nome era quella per principianti, una bella pista in pendenza dove andava chi doveva imparare o semplicemente fare qualche curva senza impegno.
La Verconey invece portava in altissimo, dove potevi sciare in mezzo ad un bosco di conifere, fare fuoripista divertenti ( era lunga e bella) con le varianti pista blu, rossa e nera, però salire lo skilift non era facilissimo perchè molto in pendenza, ma, come in tutte le cose, con l’esperienza e la pratica si superavano.
La Benevy era la “Pista nera” un bel muro (negli anni addolcito) dove si allenavano le squadre di sci, o comunque una pista ripida e piu’ breve, con una variante rossa.
Nel tempo (vado in quella localtà da 20 anni) il Baby è sparito, sostituito da un tappeto ai piedi della “Benevy”, e la mia amata Veconey, da oltre 4 anni è chiusa per problemi di permessi vie di fuga o quant’altro.
E’ rimasta la Benevy, dove l’intero impianto di risalita è stato sostituito da una Seggiovia 4 posti.

Quando si è bambini, si vede il mondo più grande, i timori, le emozioni sono decisamente più amplificate, e io ricordo molto bene il giorno in cui il mio maestro di sci mi disse: oggi è giunto il momento di andare sulla Verconey.
Sarò caduto dallo Skilift tante di quelle volte che l’infinito non basterebbe..però, ragazzi, quando arrivavo su, ero di una felicità esagerata.
Sono passati ormai quasi 5 anni da quando è chiusa la Verconey, e posso dirlo, una parte di me, in Valgrisenche è morta.
Avendo la casa, venivo sempre su contento per fare una bella settimana bianca, sia perchè i prezzi degli impianti erano umani, e sia perchè non era affollata come i più blasonati comprensori sciistici, mantenendo però la caratteristica percezione di “vera montagna” non troppo commerciale.
Da quando hanno tolto la Verconey, sento di andare giusto perchè ho la casa, non che gli investimenti per la costruzione della seggiovia siano stati errati, ma perchè si è deciso di non investire in quella che era la piu’ bella pista della vallata, ma di gran lunga!!

Questo weekend sono tornato su e, complice la nostalgia, sono uscito di casa, mi sono messo gli sci in spalla..e ho iniziato a fare la salita, volevo tornare a vedere, a salutare quella che è stata la mia palestra e per tanti anni unica meta sciistica.

Ho impiegato 2 ore per arrivare in cima, faticando come non mai, neve oltre le ginocchia.. e quando sono arrivato… una ventata di malinconia mi ha preso il cuore, vedendo la casetta dove c’era il signore che si premurava di bloccare lo skilift quando uno di noi cadeva, e vedere subito il primo pezzo di pista che facevo a uovo perchè poi, sul piano avrei sennò dovuto racchettare.
Ho lasciato delle tracce, un ringraziamento..
In questi momenti mi chiedo, ma perchè la tecnocrazia mette cavilli ovunque,  che cosa ha reso quell’impianto, dopo 20 anni d’esercizio PERICOLOSO e da fermare? perchè non c’e’ la via di fuga?? ma chi ne ha bisogno!! è una pista per sciatori esperti, e si può lasciare come tale… che poi, sarò caduto 39494 volte, anche a 8-9 anni, e sono sempre riuscito a tornare giu.

 

 

 

 


E’ questo l’approccio che deve essere esteso su tutto? Cavilli tecnici, leggi per tagliare i sogni delle persone che alla fine finiscono per affossare l’economia locale e poi dopo alcuni anni rompere i coglioni che c’e’ crisi e non si può andare da nessuna parte?
Perchè investire tutto su una sola pista, le varianti sono la stessa cosa, se fatte a 10 metri dalla pista normale, perchè sacrificare la Verconey?
Oppure, perchè quella seggiovia da 4 posti non portarla piu’ in alto, e collegarla alla Verconey?
Io non sono nessuno, magari si possono tirar fuori bilanci, progetti, finanziamenti regionali, costi di mantenimento… ma lo sappiamo tutti…basterebbe molto meno…

Sono stato pervaso dalla tristezza mentre scendevo… è una vallata che è destinata, se continua così a morire, almeno d’inverno…e mi fa incazzare perchè è da 20 anni che ci vado e mi piaceva andarci…e per scelte simili una parte di me non vuole più andarci…
Quando sono sceso, ho raggiunto il mio amico sul Benevy.. inutile dire che, dopo 4 discese siamo tornati a casa… quella pista mi piace, ma è per fare allenamento (cosa che fanno molti sci club) non certo per godersi una sciata o la vallata, non c’e’ la stessa intimità che sulla Verconey.. è una delle tante piste, una che posso benissimo fare ai Piani di Bobbio, o  Bormio…almeno lì durano un pò di più e non devo spendere da milano 50 euro di casello che di per sè reputo un furto.

Spero che un giorno lei riapra, e ci sia la possibilità ancora di andarci a sciare… e salire a Valgrisa per tornare a farmi le giornate di SCI in mezzo agli alberi e divertirmi portando amici…e non perchè ho la casa e, già che ci sono fare 1 oretta di sci e per “sciare veramente” andar a Bormio o altrove… e salire e spendere godere  i miei soldi nella vallata che, da quando sono bambino mi ha insegnato a sciare e a sognare…

 

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